SAIt Sezione Calabria
 
Chi siamo

La Sezione Calabria della Società Astronomica Italiana (SAIt) da oltre un ventennio collabora con l’Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria, oggi Città Metropolitana, e con le Amministrazioni comunali del territorio nel promuovere una politica di sviluppo culturale e di promozione delle risorse naturali e culturali esistenti sul territorio. Tale attività ha già ampiamente dimostrato la sua validità ai fini, non solo della divulgazione e del recupero delle tradizioni locali, ma anche della formazione e dell’occupazione. Queste attività sono dirette non solo agli studenti ma a tutte le fasce sociali ,con particolare riguardo ai disabili ed agli anziani. Per la realizzazione di tali iniziative è stato stipulato dal 2004 al 2023 un protocollo di intesa con la Provincia di Reggio Calabria per la gestione del Planetario Metropolitano Pythagoras. Dal 2023 questo contratto di collaborazione si è trasformato in un Contratto d’appalto servizi relativi a:

  1. Attività didattiche e di divulgazione scientifica.
  2. Ricerche ed attività di formazione ed orientamento per giovani con particolare attenzione ai campionati italiani di Astronomia.
  3. Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO).
  4. Premio Cosmos Studenti
  5. Concorso: Mi illumino di meno…per rivedere le stelle
  6. Organizzare eventi nel settore della cultura scientifica ed in particolare di quella astronomica rivolti al pubblico
  7. Percorsi formativi per docenti
  8. Astronomia Inclusiva

a) Attività didattiche e di divulgazione scientifica.

Il Planetario è aperto alle attività didattiche tutti i giorni da Lunedì al Sabato, previa prenotazione. Agli studenti che chiedono gli interventi didattici al Planetario vengono proposti percorsi concordati con i docenti. Spesso le lezioni sono completate da osservazioni pratiche condotte dal piazzale antistante il Planetario. Annualmente vengono inviate alle scuole, e sono  pubblicate sul sito, le  proposte didattiche. Con lo scopo di divulgare ed incentivare  la curiosità verso la scienza del Celo è stata realizzata una mostra fotografica: Il Cielo in 30 scatti.

b) Ricerche ed  attività di formazione ed orientamento per giovani  con particolare attenzione ai campionati italiani di Astronomia.

Vengonoeffettuati corsi di orientamento con esperti nazionali con particolare riferimento alla preparazione e partecipazione alle varie fasi dei Campionati italiani di Astronomia non solo per i ragazzi della Città Metropolitana ma di tutta la regione. I Campionati hanno lo scopo di stimolare l’interesse per lo studio delle discipline scientifiche in generale e dell’Astronomia e dell’Astrofisica in particolare, offrendo agli studenti delle scuole italiane un’occasione di incontro e di confronto fra le diverse realtà scolastiche e fra scuola e mondo della ricerca scientifica.

Il Planetario è stato individuato dal Comitato Olimpico Nazionale quale decimo polo interregionale per lo svolgimento delle Olimpiadi Nazionali di Astronomia ed il MIM con decreto 18 Luglio 2013 rinnovato in data 9/4/2021 (prot. 0007685) ha istituzionalizzato il ruolo del Planetario Pythagoras all’interno del protocollo d’intesa MIM-SAIt.

A seguito della costituzione in Calabria del polo interregionale è stata costituita una commissione presieduta dal prof. Pierluigi Veltri ordinario di Astrofisica all’Università della Calabria e composta da docenti della stessa Università

c) Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento  (PCTO).

L’Alternanza Scuola-Lavoro è stata introdotta dal D. Lgs. n. 77/2005 “Definizione delle norme generali relative all’Alternanza Scuola-Lavoro, a norma dell’articolo 4 della Legge 28 marzo 2003, n. 53”. L’art.1 c. 33 della L. 107/2015 (La Buona Scuola) prevedeva, a partire dall’a.s. 2015-16, un impegno di complessive 200 ore per tutti gli studenti del 3° e 4° anno dei Licei. Con decreto 774 del 4 settembre 2019 l’alternanza scuola lavoro è stata modificata in (PCTO), viene anche modificato il numero di ore. Non cambia però lo spirito della legge. I percorsi di formazione, all’interno del Planetario, rappresentano una sfida moderna per l’acquisizione di competenze trasversali e per garantire un asse completo di conoscenza che dall’istruzione scolastica porti alla ricerca e, infine, all’innovazione. L’obiettivo è quello di garantire agli allievi un profilo culturale ed educativo che sappia coniugare la teoria con l’esperienza pratica, binomio perfetto necessario per inserirsi nel mercato del lavoro.

Ma l’alternanza al Planetario muove anche dall’interesse di orientare gli studenti nel proseguo degli studi, facendo emergere la vocazione personale e gli interessi professionali.

d)  Premio Cosmos Studenti

Il Premio nasce dall’iniziativa di un gruppo di scienziate e scienziati italiani di fama internazionale, con l’obiettivo di promuovere la cultura scientifica in Italia ed, in particolare, al Sud. Il “Premio Cosmos degli Studenti”, nasce con l’obiettivo, da un lato di rendere gli studenti e le studentesse protagonisti di un’importante iniziativa scientifica, e dall’altro di offrire loro la possibilità, attraverso la lettura di opere di divulgazione scientifica, di sviluppare capacità critiche. Il “Premio Cosmos degli Studenti” verrà assegnato ogni anno all’opera ritenuta meritevole dagli Istituti partecipanti attraverso il sistema delle “Giurie Scolastiche” attivate presso gli Istituti secondari di secondo grado sul territorio nazionale e presso gli Istituti secondari di secondo grado delle Scuole italiane all’Estero.

Il premio è parte integrante della Settimana Nazionale dell’Astronomia, indetta annualmente dal Ministero dell’Istruzione e del Merito – Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione – Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici, la Valutazione e l’internazionalizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione

e)  Concorso: Mi illumino di meno…per rivedere le stelle

II concorso intende stimolare la sensibilità degli studenti al tema dell’inquinamento luminoso, nei suoi risvolti culturali ed economici, e coinvolgere gli allievi nella rilevazione di dati e nell’osservazione del cielo. Possono fare richiesta di partecipazione le studentesse e gli studenti frequentanti le scuole secondarie di primo e secondo grado statali e paritarie, senza distinzione di nazionalità e cittadinanza. Le istituzioni scolastiche sono invitate ad affrontare il tema della protezione del cielo stellato e della lotta agli sprechi nell’illuminazione pubblica secondo le modalità che ritengono più consone alle differenti situazioni locali. Il concorso è parte integrante della Settimana Nazionale dell’Astronomia, indetta annualmente dal Ministero dell’Istruzione e del Merito – Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione – Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici, la Valutazione e l’internazionalizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione

f) Organizzare eventi nel settore della cultura scientifica ed in particolare di quella astronomica rivolti al pubblico

Classifichiamo come eventi speciali quelli che si verificano in date stabilite dal calendario civile e che riscuotono un grande interesse presso il pubblico. Sono quelle riferite agli equinozi ed ai solstizi ed al Santo Natale. A questi si aggiungono i fenomeni astronomici di carattere straordinario che si verificano nell’anno in corso e gli eventi nazionali ed internazionali organizzati dagli Enti o dalle Associazioni di riferimento.

g) Percorsi formativi per docenti

Si può rendere lo studio delle discipline scientifiche più coinvolgente per gli allievi?Attraverso l’attuazione di percorsi didattici a contenuto storico-scientifico, orientati all’inserimento della scienza in un contesto multidisciplinare ricco di ricadute metacognitive nelle scuole che vengono attuate si pone l’accento sui fattori che influenzano l’apprendimento delle discipline scientifiche. Quanto programmato all’interno dei percorsi formativi  è in linea con il profilo culturale previsto dalle indicazioni nazionali che prevedono:

  • lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica;
  • la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari;
  • l’esercizio di lettura, analisi e traduzione di testi letterari, filosofici, storici, scientifici, saggistici;
  • La multidisciplinarietà come esigenza del superamento di un sapere ancorato alla specificità di un singola disciplina, scenario prevalente per ogni attività didattica soprattutto se riferita alla scuola  secondaria di secondo grado.

Si segnala che da 28 anni si organizza un corso di formazione nazionale residenziale nelle cittadine di Stilo e Riace.

La Società Astronomica Italiana è riconfermata dal Ministero dell’Istruzione come Ente qualificato per la formazione del personale della scuola ai sensi della direttiva n.170 del 21 marzo 2016 pertanto la scuola dà diritto, nei limiti previsti dalla normativa vigente, al riconoscimento dall’esonero dal servizio per il personale della scuola che vi partecipa (art. 66 del vigente C.C.N.L ed artt 2 e 3 della direttiva N. 90/2003). La iniziative formative sono  inserite sulla piattaforma S.O.F.I.A.

h) Astronomia Inclusiva

È stato realizzato un laboratorio di Astronomia inclusiva per non vedenti e ipovedenti per svelare le bellezze della volta celeste anche a chi il cielo non può osservarlo con gli occhi. Le esperienze che si realizzano sono finalizzate alla costruzione di modelli e strumenti che consentano di comprendere in modo semplice e interattivo i fenomeni astronomici. Il laboratorio è una struttura, al momento, unica nella nostra regione che, oltre a mettere a disposizione gli strumenti in dotazione, intende sperimentare ed avviare la produzione di supporti didattici per spiegare in maniera tattile i concetti astronomici con metodologie che facilitino l’apprendimento tattile e verbale.

i) Mostra di fotografia: Il cielo in 30 scatti

L’obiettivo della mostra è quello di portare il sapere scientifico e tecnologico al vasto pubblico e farlo vivere nel contesto sociale in cui si applica. È uno stimolo a compiere un viaggio attraverso l’infinito, una curiosità ad accostare l’occhio all’oculare di un telescopio. Le finalità dell’esposizione sono quelle di mostrare come una didattica non formale può determinare prospettive di crescita e aggregazione multiculturale grazie al potenziamento delle competenze scientifiche. Lo sviluppo di un territorio, infatti, ed il suo successo nell’economia globale può realizzarsi solo favorendo cittadinanza attiva a partire dai più deboli e dai futuri cittadini di domani. La mostra espone 30 astrofotografie, realizzate all’interno del Parco Nazionale d’Aspromonte ma anche in altri siti della Città Metropolitana di Reggio Calabria che svelano la bellezza delle comete e le impensabili forme e colori di numerosi oggetti poco noti al pubblico e che, proprio grazie alla fotografia astronomica, possono essere scoperti in tutta la loro stupefacente e singolare bellezza nei confronti del quale la nostra Terra altro non è che un “sputo di Universo” come dice il prof. Roberto Vecchioni in una sua canzone.

La mostra è il frutto dell’entusiasmo, della serietà, dell’esperienza maturata in tante notti di lavoro al telescopio da: Enzo Cristina, Angelo Meduri, Bruno Monteleone, Marco Romeo, Massimo Russo, componenti lo staff del planetario, e degli astrofotografi Domenico Ligato e Mariastella Papaianni che si ringraziano per la loro collaborazione.

Lo scopo principale della mostra, comunque, più che fissare in una istantanea uno scenario fantastico, è un invito a guardare il Cielo, uno stimolo a compiere un viaggio attraverso l’infinito, una curiosità ad accostare l’occhio all’oculare di un telescopio.

Dalla semplice osservazione ad occhio nudo fino all’utilizzo delle più sofisticate tecniche di osservazione l’Astronomia offre un grande “divertimento”. Generazioni di uomini e di donne hanno passato la loro vita cercando di rispondere a quesiti sull’Universo. Sono questi i problemi che rappresentano l’essenza della Scienza. Sfortunatamente, il ritmo incalzante della ricerca scientifica ci sta sempre di più allontanando dallo scienziato di professione.

È importante ,dunque, gettare un ponte sul fossato che separa il ricercatore dal pubblico, questo è compito della scuola, delle Istituzioni tutte, nel loro complesso

La mostra sta avendo un successo significativo ed è richiesta da più parti. L’obiettivo è quello di poterla arricchire con altre sezioni.

Tutta questa attività ha determinato un rafforzamento non indifferente della cultura scientifica nella nostra regione ed ha avuto ricadute nazionali ed internazionali di elevato spessore culturale ove si pensi che questa regione ha rappresentato per la quarta volta, nel mese di ottobre 2004, l’Italia a Genova in occasione del Festival internazionale della Scienza, con un progetto didattico innovativo di insegnamento transdisciplinare di Astronomia – Fisica – Biologia – Filosofia denominato “Il Mediterraneo e le sue molte storie: sulla rotta di Omero?”