Molti siti e quotidiani riportano la notizia pubblicata sulla rivista scientifica “Nature” riguardante la forma del nostro satellite naturale. Allora mi permetto di comunicarlo anche ai miei amici del Planetario.
Gli scienziati della University of California, Santa Cruz, guidati da Ian Garrick-Bethell smentiscono la credenza comune secondo cui la Luna è rotonda. Il satellite della Terra avrebbe invece la forma di un limone, generata dall’influenza delle forze di marea esercitate dal nostro pianeta durante le fasi di vita iniziali del Sistema Solare. (Senza voler entrare nei dettagli diciamo che la forza di marea compare quando si considerano corpi estesi soggetti alle reciproche attrazioni gravitazionali. In genere i sistemi per cui interessa studiare tale forza sono sistemi binari, come ad esempio i sistemi stella-pianeta (Sole-Terra) o pianeta-satellite (Terra-Luna), in cui si considera un corpo esteso che ruota attorno ad un’altra massa gravitazionale).
I dati topografici raccolti hanno,infatti, evidenziato che il nostro satellite presenta un “rigonfiamento equatoriale”, sviluppatosi nell’arco di circa 4 milioni di anni dal momento della sua formazione. Allora, il satellite era estremamente caldo e quindi particolarmente suscettibile a essere modellato dalla forza di gravità della Terra.
Ad una deformazione del genere, secondo gli scienziati, hanno contribuito anche forze di marea secondarie e forze di rotazione, che provocano appiattimento ai poli e ispessimento all’equatore (lo stesso fenomeno che dà alla Terra la forma di un geoide), il che ha contribuito a dare alla Luna, per l’appunto, la forma di un limone, con due piccoli rigonfiamenti, uno sul lato rivolto verso il nostro pianeta e l’altro sul lato opposto.
Quando la Luna si è raffreddata, i cambiamenti operati da questi processi si sono interrotti e il nostro satellite si è congelato nella conformazione attuale.