14 febbraio ore 17.00
“Omaggio a Galileo Galilei e a tutti gli innamorati della Scienza e della Cultura.”
Il Planetario Provinciale ed Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Reggio Calabria vi danno appuntamento al Campo Mirella Carboni , Salita Zerbi , nel piazzale antistante il Planetario dove, curiosando, con gli strumenti, tra i segreti e le nubi di Venere festeggeremo il giorno dell’Amore
Nell’estate del 1610 Galileo osserva, con il suo cannocchiale il Pianeta Venere e lo vede “pieno”, A Settembre scrive a Keplero una frase enigmatica: “Haec immatura a me iam frustra leguntur o.y.”, che si può tradurre : “Queste cose premature da me sono lette invano o.y.” In realtà è un anagramma che lo stesso Galileo traduce in un’altra lettera sempre inviata a Keplero nel Dicembre dello stesso anno. Scrive Galileo: “Cynthiae figuras aemulatur mater amorum”, ( “La madre degli amori imita le figure di Cinzia“.) In altre parole : il pianeta Venere mostra le fasi come la Luna. Cinzia è la Luna nelle sembianze di Diana, nativa presso il Monte Cinto nell’isola di Delo.
Giorno 14 ricostruiremo attraverso la simulazione al computer le osservazioni di Galileo e successivamente ,anche se il periodo di migliore osservabilità è già passato, avremo modo di ammirare il Pianeta Venere nella costellazione dei Pesci con uno strumento molto diverso dal” Perspicillum“di Galileo. Chissà cosa avrebbe scoperto Galileo Galilei se avesse potuto fare le sue osservazioni con un riflettore Schmidt Cassegrain di 30 cm di diametro?