Oggetto: Stella Betelgeuse
Tipo: Super gigante rossa
Costellazione: Orione
Magnitudine apparente:0,20
Distanza:620 a.l.
Luogo: Ardore Marina (RC) (N38° 10′ 11″-E16° 12′ 2″)
Data: 14-01-2020
Dati di ripresa:
TS Super APO 80mm f/6 – ridotto a f/4.75
Montatura 10Micron GM1000HPS
Autore: Bruno Monteleone
È la seconda stella più brillante della costellazione di Orione, dopo Rigel, e la decima del cielo notturno per la sua luminosità. Una stella delle sue caratteristiche, con una massa di oltre 10 volte la massa del Sole, appartiene alla categoria delle supergiganti rosse, ovvero una stella in una fase già piuttosto avanzata della sua evoluzione destinata a concludere la sua vita in modo spettacolare come “Supernova”. Di recente, è stata oggetto delle cronache astronomiche per via dell’importante diminuzione della sua luminosità, che ha lasciato sperare in un rapido avvicinamento al termine della sua vita. Tutti, segretamente, abbiamo sperato che la stella esplodesse, anche se un’imminente supernova era la spiegazione meno probabile per questo tipo di comportamento. Gli scienziati, infatti, sostengono che la sua attenuazione è dovuta al fatto che la stella stia pulsando, fenomeno relativamente comune tra le supergiganti rosse.
Probabilmente entro i prossimi milioni di anni, una manciata di nostri anni, il gigante Orione perderà una spalla, noi però possiamo continuare ad osservarla nel periodo invernale.
Curiosità: non sembrano esistere leggende specifiche su Betelgeuse, forse perché gran parte della mitologia si è sviluppata più sull’intera figura di Orione che non su una sua specifica stella. L’antico nome sanscrito della stella era Bahu che significa “il Braccio”. Il nome Betelgeuse viene dall’arabo Yad al-Jawzā, “la mano di al-Jawzā”, tradotto come “il Gigante” e “Colui che sta al Centro”.
Il suo intenso colore rosso le ha fruttato numerosi epiteti bellici, come la Stella Marziale, e nell’astrologia è considerata messaggera di onori militari o civili.