“Arrampicati sempre più in alto, la tua meta è il cielo, il tuo obiettivo la stella” (iscrizione davanti al Williams College)
Qualche anno fa, nel salone consiliare della Provincia, veniva costituita la Sezione Calabria della SAIT. Oggi si potrebbe dire che il buon giorno si vede dal mattino, se andiamo a valutare l’attenzione che la Provincia ha riservato alla cultura scientifica.
Certamente con il tempo abbiamo trovato amministratori sensibili alle istanze che abbiamo avanzato, ma la Provincia è stato sempre l’Ente che ha dato maggiore continuità agli interventi, anche e soprattutto di carattere strutturale. Spesso con qualche senso di colpa, in questi anni ci siamo chiesti che senso avesse parlare d’Astronomia in questa Regione e in una Provincia attanagliate da seri problemi: il problema urbanistico, l’abusivismo, la disoccupazione, l’assenza e/o insufficienza di strutture sociali.
Oggi il significato della Sezione è evidente. Con la nostra presenza abbiamo voluto sottolineare che l’essere cittadini è un processo di conquista che passa attraverso la conoscenza in ogni suo aspetto sociale e culturale, e che, oggi questo deve essere motivo di riflessione e d’orgoglio per tutti, soprattutto per coloro cui sta a cuore il destino di Reggio Calabria e della sua Provincia. Ci siamo costituiti in Sezione con il proposito di promuovere e favorire lo studio delle discipline scientifiche, della Fisica e dell’Astronomia in particolare.
Dimostrare nei fatti come, attraverso l’Astronomia e con l’Astronomia, si possa portare nella società quel messaggio di comprensione del cosmo che poi è messaggio di partecipazione alle conquiste della scienza e misura di una dimensione umana più moderna, più dignitosa, più libera. In questi anni la Sezione ha prodotto e sviluppato iniziative ed innovazioni orientate verso uno specifico lavoro di didattica e di divulgazione. Abbiamo costituito tanti gruppi di studio, convegni, seminari, scuole estive, incontri con i giovani anche sull’orientamento universitario, al fine di valorizzare le discipline scientifiche. Abbiamo costruito, attraverso un protocollo d’intesa, un collegamento tra i vari soggetti culturali, sociali ed istituzionali, finalizzato a moltiplicare le occasioni di confronti con i docenti, gli allievi, la gente. Abbiamo dimostrato come l’astronomia può diventare uno strumento per stimolare le intelligenze dei soggetti, in modo da abituarli ad indagare i fenomeni della scienza anche solo per il piacere di conoscerli. I molti giovani che si sono avvicinati, i tanti che hanno scelto la professione d’astronomi e fisici sono la ricompensa più bella che può ricevere chi continua a credere profondamente nella necessità di costruire una scuola viva che tenga conto di attitudini, capacità e risorse diverse.
Questo Geode che risplende in tutta la sua bellezza nel cielo di Reggio Calabria è e sarà la testimonianza più vera di quanto sia vincente investire nella scuola, nella cultura, risorse morali capaci di raccogliere e valorizzare attraverso processi innovativi assecondati da un impegno politico lungimirante, quanto di meglio di cultura, d’intelligenza, di serietà, di attaccamento al proprio dovere si esprime, malgrado tutto, nella realtà calabrese.
Al Presidente Fuda vanno i miei più sentiti e commossi ringraziamenti, da estendere alla sua Giunta ed ai suoi Dirigenti che hanno seguito in prima persona l’evoluzione del Planetario, permettendo di rendere realizzabile il nostro sogno. Oggi, finalmente, splendida realtà.