Venerdì 11 Maggio, ore 21,00
“Le Eclissi di Sole, di Luna e non solo”
Prof. Giuseppe Cutispoto (Osservatorio di Catania)
Tra la notte del 5 Giugno e l’alba del 6 si verificherà il transito di Venere davanti al Sole l’ultima volta che è stato possibile osservare questo fenomeno è stato l’otto giugno del 2004,122 anni dopo quello del 1882.
Il passaggio del 2012 è l’ultima occasione del secolo per assistere al transito di Venere , la prossima occasione si presenterà nel 2117. In ’Italia, purtroppo, l’osservabilità non è delle migliori perché quando il fenomeno inizierà da noi sarà notte, e con il sopraggiungere dell’alba del 6 giugno riusciremo a intravederne solo gli istanti finali.
Il transito di Venere sulla nostra Stella offre lo spunto al prof Giuseppe Cutispoto, astronomo dell’osservatorio astrofisico di Catania, di parlare del fenomeno delle eclissi.
Molti dei corpi celesti che orbitano l’uno intorno all’altro hanno diametri apparenti diversi, come ad esempio le stelle binarie, un sole con i suoi pianeti o un pianeta con i suoi satelliti. Quando il corpo celeste più piccolo e meno luminoso del sistema si trova entro il campo visivo di un osservatore da terra può accadere che stia passando proprio davanti al corpo celeste di dimensioni maggiori. Questo fenomeno viene definito “passaggio”. Il fenomeno di passaggio più conosciuto è senz’altro l’eclissi di Sole, durante la quale la Luna Nuova passa davanti al Sole. Dal momento che entrambi hanno lo stesso diametro apparente, la Luna riesce a coprire completamente il disco solare e quindi si ha un’eclissi solare. Un simile fenomeno di passaggio si ha quando un satellite o la sua ombra passano davanti ad un pianeta, come ad esempio i satelliti Galileiani o le loro ombre davanti a Giove oppure Titano davanti a Saturno. Questi eventi, visibili solamente al telescopio, vengono chiamati “passaggi d’ombra. Siamo certamente abituati agli spettacolari scenari provocati da una eclisse totale di Sole o di Luna meno da tanti altri di questi fenomeni che avvengono nell’universo ,meno spettacolari, non osservabili ad occhio nudo ma spesso determinanti per la comprensione dei fenomeni stessi e il miglioramento delle nostre conoscenze. Il transito di un pianeta sulla propria stella offre agli scienziati l’opportunità di mettere alla prova ed approfondire le tecniche recentemente sviluppate per analizzare la composizione, la struttura e la dinamica delle atmosfere dei pianeti extrasolari. Fu grazie al contributo del danese Olaus Roemer (1644-1710) e dei suoi studi sulle irregolarità delle eclissi del satellite Io di Giove che si ottenne la prima prova concreta sia della finitezza della velocità della luce, sia del suo valore numerico. L’eclisse di Sole del 29 maggio 1919 è passata alla storia per aver fornito una prova della teoria della Relatività Generale di Einstein. Questa fu la prima occasione in cui venne dimostrato che un corpo massiccio esercita la sua attrazione gravitazionale anche sulla radiazione elettromagnetica come la luce visibile, e non solo sui corpi materiali. L’effetto di questa attrazione è una leggera deflessione della radiazione dalla propria traiettoria rettilinea. Nel caso del transito del pianeta Venere gli astronomi ne approfitteranno per effettuare osservazioni dell’atmosfera di Venere in contemporanea da Terra e dallo spazio, e in particolare con la sonda Venus Express dell’ESA. Un doppio sguardo che consentirà loro di avere accesso a una prospettiva inedita sullo strato intermedio dell’atmosfera di Venere, elemento chiave per comprendere meglio la climatologia del nostro pianeta gemello. La conferenza si inserisce nel corso di formazione per i docenti ma è aperta alla cittadinanza tutta ed ai giovani studenti, soprattutto, che possono utilizzare gli argomenti trattati nella conferenza nei loro approfondimenti curriculari.