Porta del buio: l’equinozio di autunno tra mito e scienza
Come è ormai tradizione, il Planetario organizza un incontro per celebrare l’arrivo dell’Autunno. L’autunno astronomico ha inizio con l’equinozio che, in questo
anno, cade alle ore 05:09 (Ora legale Europa centrale) del giorno 23 settembre.
Il Sole, nel suo moto annuo lungo l’eclittica, al momento dell’equinozio d’autunno viene a trovarsi esattamente sull’equatore celeste nel punto detto della Bilancia definizione non esatta in quanto questo punto, a causa del moto di precessione dell’asse terrestre, oggi cade entro la costellazione della Vergine ed indica l’inizio della discesa del Sole al di sotto dell’equatore celeste.
Da questo momento in poi le ore di luce diminuiscono e prevalgono quelle di buio, la durata del giorno diminuisce sensibilmente fino a toccare la durata minima il giorno del solstizio d’inverno. Per molte culture l’Equinozio d’Autunno è un giorno di celebrazioni.
Nella tradizione iniziatica questo momento rappresenta un passaggio, un tempo per la meditazione, per rivolgersi all’interno, durante il quale la separazione tra ciò che è visibile e ciò che è invisibile si assottiglia sin quasi a scomparire. Nell’antica Grecia, ad Eleusi si celebravano i Grandi Misteri Eleusini, riti misterici che rievocavano il rapimento di Persefone figlia della dea Demetra che regolava i cicli vitali della terra.
In questo delicato periodo, anticamente definito dai Celti anche come momento del secondo raccolto, ci si preparava per il lungo inverno, ringraziando la natura o il Dio e la Dea, per il sostentamento futuro e per quello appena ricevuto, e grazie al quale si sarebbe superato il lungo inverno. Subito dopo ci si preparava spiritualmente per addentrarsi nel tempo dello spirito, momento in cui si prediligevano meditazione e arricchimento spirituale. Approfittando del periodo del buio, sempre più prossimo, si usava riflettere sui misteri della trasformazione, preparandosi a decidere cosa estirpare e cosa coltivare durante l’inverno. Durante la Rivoluzione francese, dal 1793 al 1805, questo giorno divenne il Primo dell’Anno ed in Giappone ancora oggi è una festività dedicata agli avi ed alla famiglia.
Di questo e di altro parleremo sotto la cupola del planetario.
J.S. Bach: Aria sulla 4^ corda
Eliana Moscato (flauto traverso)
Pasquale Faucitano (violino)
Rosanna Pianotti (viola)
Luisa Morabito (violoncello).
Saluti del Presidente della Provincia
Avv. Giuseppe Morabito
Interventi
Prof. Ercole Nucera
Assessore alla Pubblica Istruzione
Dott. Rocco Agrippo
Assessore al Patrimonio
Presentazione dell’evento
Prof.ssa Angela Misiano
Responsabile Scientifico del Planetario
Provinciale Pythagoras.
E. Morricone: Gabriel’s Oboe
Eliana Moscato (flauto traverso)
Pasquale Faucitano (violino)
Rosanna Pianotti (viola)
Luisa Morabito (violoncello).
Intervento e presentazione del video
“L’equinozio d’autunno al Planetario Pythagoras”
Dott. Francesco Macheda
Dirigente del Planetario Pythagoras della Provincia di
Reggio Calabria.
Gluc : Danza degli spiriti beati (dall’Orpheus)
Eliana Moscato (flauto traverso)
Pasquale Faucitano (violino)
Rosanna Pianotti (viola)
Luisa Morabito (violoncello).
CONFERENZA
La porta del buio:
l’equinozio d’autunno tra mito e scienza
Prof Giovanni Covone
Università Federico II Napoli
W.A. Mozart
Quartetto x Flauto, Violino, Viola e Violoncello
K285 in Re magg.
Eliana Moscato (flauto traverso)
Pasquale Faucitano (violino)
Rosanna Pianotti (viola)
Luisa Morabito (violoncello)